CHI SIAMO
Qui ci si eleva, ma senza superbia, perché il panorama non pone confini, mentre tutto giace, quieto, al cospetto della Pale di San Martino e del Cimon Della Pala, 3200 metri di slanciata roccia dolomitica. Il concetto di "elevazione" è chiaro pensando al Passo Rolle, da qui le prospettive cambiano e si comprende l'immensità di una natura generosa e superiore. Lo aveva ben compreso Alfredo Paluselli, montanaro ribelle che dapprima girò il mondo, per poi diventare guida alpina, maestro di sci (tra i primi in Italia), scrittore, pittore e poeta. Visse qui, Alfredo Paluselli, aveva trentasei anni quando costruì la sua Baita Segantini, a 2200 metri, per una vita in solitudine in un luogo che, ancora oggi, offre agli escursionisti, un panorama unico al mondo e un'energia mistica che aiuta a connettersi con l'universo. E' ancora qui Alfredo Paluselli perché dal 1970, di generazione in generazione, il suo ricordo è più vivo che mai. Dapprima sono stati Silvano (terzogenito dell'artista) e Maddalena ad accogliere i tantissimi volti delle persone amanti delle Dolomiti. Ora il testimone è nelle mani dei nipoti di Alfredo, Roberto e Max che da più di 10 anni si dedicano a preservare questo luogo e la memoria del nonno; schivi e sinceri offrono un'ospitalità fatta di gesti semplici come la gente di montagna.